MA CHE STORIA E'?
di Mauro Smocovich
"Allora, ce l'hai fatta?"
"Ma che ne so, qui è tutto un casino.
Si sovrappongono le notizie."
Morgana e Nostradamo fissavano lo schermo
luminoso davanti a loro, la luce li investiva
in pieno viso ricavandone macchie profonde
d'ombra.
"Guarda che se ci beccano quelli della
Polizia ci manganellano!"
"E che non lo so? Credi che stia perdendo
tempo? lasciami fare, piuttosto, che mi distrai."
Morgana era una neohacker dell'ultima generazione
ribelle, nel 3024 non se ne trovavano ancora
tante in libertà. Oggi, pare che siano solo
una leggenda, pensare che sono passati solo
vent'anni... Morgana e Nostradamo cercavano
documenti essenziali per la lotta contro
il regime. Allora erano passati solo pochi
mesi dal suo insediamento ma già si erano
avuti scontri con i manifestanti, i sovversivi
avevano modo di agire un po' più di adesso,
anche se la Polizia picchiava ferocemente
e già molte tv erano state oscurate. Il Cavaliere
Nero aveva messo sotto controllo ogni mezzo
di comunicazione "per il bene del Paese".
Tutte le linee telefoniche erano controllate
ed era diventato impossibile accedere alla
rete. Per farlo, bisognava avere codici sempre
più complicati o accedere alla Banca Dati
attraverso uffici predisposti al controllo
del territorio. I due erano riusciti a intrufolarsi
nella sede provinciale del Lotto Nazionale.
Non era stato facile ma ce l'avevano fatta.
Ascoltate, bambini il mio racconto...
Morgana disse: "E' come se qualche virus interferisse
con i dati, si sovrappongono due periodi
della storia, se ho capito bene intorno al
1920 e verso gli inizi del 2000. Mi è successo
già altre volte, capita quando fai una ricerca
e si accavallano due o tre periodi storici
che hanno molti accadimenti in comune, i
computer a disposizione degli uffici sono
fatiscenti, si arriverà ad una perdita della
memoria collettiva. Tutti i dati sono controllati
dal Cavaliere. Quelle poche informazioni
che si riescono ad ottenere si accavallano.
I nomi, le date, i personaggi si aggrovigliano
tra loro ed è tutto molto disturbato. Secondo
me ci deve essere anche qualche problema
con la connessione."
"Va be', tutto a noi succede, trovassimo
mai un computer che funzioni come si deve...
ma non possiamo stare qui tutto questo tempo,
leggi che dice e andiamo via. Potresti salvare
queste informazioni su uno di quei dischetti."
disse Nostradamo indicando la scrivania davanti
a loro "Ma poi dove ce lo leggiamo?"
"No, no, vado avanti, cerca di memorizzare
anche tu che poi dobbiamo riferire tutto
al comitato... prima o poi riusciranno a
rubare qualche computer e trovare un modo
per usare la corrente elettrica, con questa
maledetta guerra afrobalcanica non si riesce
a trovare più niente. Ascolta: si svolgono
le elezioni in un clima di tensione. Il Cavaliere
Burlosconi... no, Muscolini... non si capisce,
il nome cambia in continuazione Mussoloni,
no Berlus..."
"Beh, voglio proprio sapere cosa gli
riferiamo al comitato! vai avanti, va."
"Insomma vince le elezioni ma Matteo...
no Berti... Ber... Borlotti? Boh, qua mi
pare di leggere Borlotti..."
"Vai avanti che finiamo male!"
"...denuncia in Parlamento delle irregolarità
e delle intimidazioni fatte dagli uomini
del Cavaliere alla popolazione durante lo
svolgimento delle elezioni, no, scusa, durante
alcune manifestazioni di piazza a Genova...
Il discorso di Borlotti é feroce, documentato,
ma é inascoltato. Tre giorni dopo, è segnalata
la scomparsa di Bertin..., no Matt... Borlotti!
senti qua i nomi si sovrappongono!"
"Leggi!"
"Ma qui mi appare la notizia di una
manifestazione a Genova... ma che c'entra!
Un colpo di pistola... un ragazzo morto...
no, riprende il documento di prima ...si
teme un rapimento, un assassinio, la Camera
s'interroga. L'opposizione forma un comitato.
Ehi, anche allora avevano i comitati! Il
Cavaliere assicura che il governo s'impegnerà
a far luce sull'episodio. Circola la voce
che è stato ucciso e che lui è il mandante.
Il calo di prestigio é enorme per il Cavaliere
e per il suo Partito. L'AntiGlobal.... l'Antiglobal?"
"Ma scusa, devi per forza commentare?
leggi quello che appare sullo schermo. così
riusciamo a ricostruire un minimo di storia
per i volantini che dobbiamo fare..."
"Sì ma non vedi che succede qui? scariche
elettriche, sovrapposizione di immagini,
finestre che si aprono e chiudono, secondo
me questo computer ha un'altra protezione
che non sono riuscita a trovare e causa contrasto
con il code che ho inserito..."
"Risparmiami i particolari tecnici."
"Vabbe', vado avanti, dicevo.... ah,
sì Gramsci, Gramsci?!, e chi è questo qui?"
"Vuoi andare avanti?"
"Insomma, questo rapimento scuote il
Paese. Gramsci propone uno sciopero nazionale,
ma se era l'anti... sì sì vado avanti...
poi lo annulla. I liberali passano all'opposizione
e con i cattolici e la sinistra si ritirano
formando l'Alivo, no l'Ulivo, L'Aventivo
ah, l'Aventino? Rifiutano di partecipare
ai lavori in Parlamento. Gli industriali
s'interrogano sulla fiducia accordata, altri
prendono le distanze, ma sono solo opposizioni
fragili, incapaci a destituire il Cavaliere."
"Morgana! Ma è quello che sta succedendo
adesso!"
"Non fare così, già questa storia mi
mette i brividi... poi è tutto un casino!"
"16 agosto 1924... no, 2001, ma perché
si accavallano così le date, possibile che
la storia si ripeta?"
"...e in maniera talmente identica da
causare il corto? No, ci deve essere un'interferenza."
"Vado avanti, insomma, l'indignazione
e lo sgomento sale quando é ritrovato il
cadavere di Borlotti. E sale ancora di più
quando il giornale La Repubblica annuncia
che pubblicherà un documento d'accusa dettagliato
contro il Cavaliere. Un memoriale con la
confessione dell'esecutore fisico del delitto
e dove é evidente la responsabilità del Cavaliere.
Ci si attende l'arresto del Cavaliere, o
almeno le sue dimissioni. In tutto il Paese
lo sgomento é enorme. Oltre le manifestazioni
spontanee e quelle dell'opposizione... per
il partito del Cavaliere é vicina la disgrazia
politica, molti si tolgono il distintivo
e il partito va incontro a una lacerazione
interna. Basterebbe, come propongono alcuni
esponenti della Sinistra, muoversi, scendere
in piazza con il popolo, invadere Palazzo
Chigi e chiedere al Capo dello Stato di fare
arrestare il Cavaliere, far sciogliere il
Parlamento e indire nuove elezioni. Ma nessuno
si muove. Decidono semplicemente di non partecipare
ai lavori del Parlamento finché il Cavaliere
non presenti le sue dimissioni..."
"Morga..."
"Sì lo so, sta accadendo la stessa cosa
adesso in questo secolo di merda!"
"Ma..."
"Vado avanti... E' una sfida debole,
si aggiungono le vecchie beghe fra i partiti
(soprattutto i cattolici e le sinistre),
le lacerazioni all'interno degli stessi partiti
che non riescono a trovare uno strumento
valido, confidano solo sul Capo dello Stato,
si appellano ai regolamenti, alle formalità,
manca l'azione. Nessuno é all'altezza della
situazione. Perfino il Capo dello Stato.
Il Cavaliere sa ora di avere strada libera.
Il Capo dello Stato e l'esercito, il Ministro
degli Interni e il Ministro degli Esteri
sono praticamente schierati con lui. Poi
ha la sua Polizia. Il Cavaliere si sente
forte. Ma "La Repubblica" pubblica
l'intera confessione di uno dei carnefici
di Borlotti, una denuncia nei confronti del
Cavaliere, accusato di essere il mandante
del delitto. L'indignazione aumenta in tutto
il paese. Il Corriere della Sera chiede al
Cavaliere la cosa più saggia: dare le dimissioni.
Il Cavaliere convoca il Consiglio dei ministri.
Tutto il Paese si attende le sue dimissioni,
quando invece arriva la notizia: è annunciato
un importante discorso per il 3 gennaio,
i contenuti: "Importanti misure necessarie
per la tutela morale e materiale del Paese,
per riportarlo alla legalità". Ma gli
estremisti della sua Polizia temono di essere
sacrificati come capro espiatorio. Il giorno
dopo, gli ufficiali e i pretori organizzano
una grande assemblea a Roma e danno un ultimatum
al Cavaliere, in poche parole gli fanno capire
che non riuscirà a disfarsi di loro. Uno
di loro potrebbe benissimo scalzarlo ed occupare
il suo posto. Al Cavaliere non resta che
alzare il tiro, diventare un dittatore. E'
l'inizio di un nuovo periodo: il Regime."
"Il Regime? Quello che c'è adesso?"
"Ma no, sto parlando di secoli fa! Nell'attesa
del 3 gennaio ci sono gli ultimi bagliori
di una democrazia. I giornali superstiti
di sinistra, quelli liberali e persino quelli
di destra che fanno marcia indietro, s'interrogano
e avanzano dubbi. Poi ci sono le spontanee
manifestazioni di piazza, l'indignazione
della gente. Tutti sembrano sfidare il Cavaliere.
Ma sono capaci solo di fare chiacchiere.
Il Cavaliere il 3 gennaio è alla Camera ed
é abile, usa una tattica da stratega. Chiede
la parola e dice subito che non chiederà
un voto di fiducia, né un voto politico.
Ricorda l'art.47 che dà alla Camera il diritto
di accusarlo davanti all'Alta Corte di Giustizia.
Poi nel silenzio generale con un tono perentorio,
plateale, ma sicuro, afferma: "Mi si
consenta di dichiarare qui, al cospetto di
quest'assemblea e davanti al popolo italiano,
che io assumo, io solo, la responsabilità
politica, morale, storica di tutto quanto
é avvenuto. Se il partito da me creato è
un'associazione a delinquere, io sono il
capo di quest'associazione a delinquere".
Poi rivendica gli sforzi compiuti per la
stabilità del Paese, e rivolgendosi agli
oppositori che hanno abbandonato il Parlamento:
"quando due elementi sono in lotta e
sono irriducibili, la soluzione è la forza.
Viene il momento di dire basta e il governo
è abbastanza forte da stroncare la sedizione
di questi sovversivi" e aggiunge "entro
quarantott'ore, l'intera situazione sarà
chiarita su tutta l'area. Normalizzeremo
e reprimeremo ogni illegalità che preme con
la sua forza per scatenare il peggio, l'eliminazione
delle opposizioni con altri mezzi".
Qualcuno si dimette, sono tutti incapaci
a sostenere una sfida e il Cavaliere ne approfitta
per rimpastare il governo con i suoi uomini
e subito inizia a governare senza l'appoggio
parlamentare. Emana leggi e decreti a suo
piacimento. Gli oppositori, oramai isolati,
si limitano a scrivere un manifesto prendendo
delle posizioni morali contro il movimento
del Cavaliere, ma lo fanno troppo in ritardo,
e non serve proprio a nulla, nessun giornale
con le nuove disposizioni del Cavaliere é
disposto a pubblicare quello che hanno scritto,
nessuna Tv li ospiterà. Per il Cavaliere
ora diventa tutto facile. Il giorno dopo
ci sono disposizioni dure. Mobilitazione
della Polizia. I prefetti delle città sono
invitati a prendere tutti i provvedimenti
necessari contro qualsiasi manifestazione
antigovernativa. Significa soffocare la stampa,
la televisione, far chiudere i giornali che
ha contro, chiudere circoli, ritrovi, organizzazioni,
associazioni, gruppi, riunioni di più persone.
Non essendo specificati, le scelte dove colpire
sono lasciate all'arbitrio dei prefetti,
praticamente anche se solo "politicamente
sospetti", tutti. Il 12 gennaio, un
decreto disciplina severamente l'apertura
d'ogni circolo, e vieta ad ogni dipendente
pubblico di far parte di qualsiasi tipo d'associazione.
Sarà esteso poi, ai magistrati, ai docenti
universitari. Si sciolgono tutte le sedi
di riunione di operai..."
"Buona parte di quello che c'è scritto
in questo documento è già successo anche
adesso... che dici?"
"Dico che ho i brividi, con questo nuovo
Presidente del Consiglio che si fa chiamare
Cavaliere pure lui... e per giunta Il Cavaliere
Nero!"
"Speriamo di no, come dice quel proverbio
antichissimo?"
"Errare uman..."
"No, non quello, quello sulla prima,
la seconda volta..."
"Ah, la prima volta si perdona..."
"Boh! mi sa che non è nemmeno questo."
"... la seconda si condona..."
"E LA TERZA SI BASTONA!!!" una voce perentoria uscì dall'altoparlante
dell'ufficio. La porta si spalancò e irruppero
nella stanza una ventina di poliziotti in
divisa antisommossa travolgendo tutto a bastonate...
Per questa sera può bastare. Adesso, bambini
andate a dormire che domani ci sono da scrivere
e da distribuire altri volantini. No, no,
no, domani vi racconto il seguito, su, da
bravi, a letto! Che Morgana e Nostradamo
riposino nella nostra memoria. Domani vi
racconterò il seguito. Dài, su, su, andate
a dormire, fate i bravi.
Buonanotte.
Mauro Smocovich
(1966). Scrittore.
Ha pubblicato "L'Angelo
Curioso/Imperfetto Silenzio", Noubs,
1997: due raccolte di racconti che spaziano
tra la letteratura di genere con le prefazioni
di Carlo Lucarelli. Alcuni suoi racconti
si trovano sul sito de
"La Pergamena Virtuale". Ha sceneggiato lo spettacolo multivisivo
della DTF Inc. "L'Angelo Imperfetto" tenutosi
a Camerino durante la manifestazione "Camerino
Photographs 2000". E' curatore, insieme
a Sacha Rosel, del sito "i pinguini nel sottoscala -
letteratura dell'inquietudine
e dell'imperfezione" e della relativa rivista letteraria
on line "nel sottoscala".
Ha collaborato con le riviste
"Virus" e "Moov". Insieme a
Vittorio Spasic ha curato "Fabula Rasa" programma
radiofonico di letteratura e non solo per
Radio Città