("RODODENTRO" di Vittorio Tomaselli,
Samizdat 2000)
POESIE
di VITTORIO TOMASELLI
Il 1° chiodo è un dolore
il 2° è un sapore un po' salato
il 3° come è entrato
l'ho già dimenticato
Ho aspettato per anni
la santificazione
(che mi avevano assicurato come un atto
dovuto)
Quel che ho guadagnato
sono solo
spiragli nella carne
Adesso mi appendo come niente
Ho bisogno
di un po' di fertilizzante
che concimi
quest'arida duna
che porto racchiusa
Troppe ore a scrivere,
piegato,
sul quaderno
e un dolore proprio qui,
una pressione costante sullo sterno
poi, tutto si dilata
brecce ridenti sui muri
un sorriso che rincasa
un armadio spazioso e vestiti in volo
questa stanza non ha più pareti
ma costole e vertebre rilassate
e la gabbia si è aperta, finalmente
Oggi sanguinavo e pensavo
che spreco
sull'asfalto tutto si trattiene in superficie
una sterile acquatinta
Sulla terra
invece
sulla terra è un'altra cosa
Ogni stilla si perde in profondità
nel marrone bruciato
(la sensazione cromatica
non è delle più garbate, ne convengo)
dritto al cuore dei tuberi)
Sono già padre di due teneri e vispi ravanelli
(un maschio e una femmina)
L'acqua mi passa addosso
non si attarda,
scivola via
e il sale
il sale del mare
sulle tue mani
sulle mie mani nelle tue mani
sui tuoi denti
la mia lingua
le tue parole
i miei gesti
si cristallizza
e noi fissi
come manichini
come fotogrammi rubati
un'inquadratura persistente
ché un attimo
ci mette veramente un attimo
a diventare senza tempo
Vittorio Tomaselli (Isernia, 1966). Vive e lavora a Pescara
tra i libri. Legge molto e scrive un po'.
Ha collaborato con "Virus", rivista
dell'Arci Nuova Associazione di Pescara con
articoli di musica e letteratura. Scrive
microracconti agrodolci e pensieri in forma
di motti poetici cinici e sarcomici. Ha fatto
parte dell'Associazione letteraria Cupe Vampe.
Sotto le spoglie di Vittorio Spasic ha curato"Fabula
Rasa" programma radiofonico di letteratura
e non solo, per Radio Città Pescara insieme a Mauro Smocovich. "Rododentro"
(Samizdat, 2000) è la sua prima pubblicazione.