L'ULTIMO CAVALIERE DELL'APOCALISSE
di Pietro Gamba
C'è qualcuno tra voi, amici miei, cortesi
ascoltatori, che conosca il significato della
parola Tramonto, che sappia cos'è la Pioggia,
o che immagini come sia una Giornata Di Sole?
Queste parole, e altre del racconto che state
per udire, sono oscure anche per noi cantastorie,
che pure le tramandiamo con cura di generazione
in generazione.
Qualcuno un giorno potrà forse rivelare il
loro significato, e allora tutto ciò che
accadde al mondo sarà alfine comprensibile.
Tanto, tanto tempo fa, dunque, viveva un'umanità
che contava il proprio tempo in anni, e quando
stava per contarne duemila si ricordò di
un'antica profezia, chiamata l'Apocalisse
di San Giovanni, la quale annunciava dopo
"mille e non più mille" nientemeno
che la fine del mondo. L'angoscia e la follia
si erano ormai impadronite di tutti gli abitanti
della Terra, quando allo scoccare preciso
del Millennio la profezia si avverò, e comparvero
nel cielo i sette angeli che suonarono le
loro trombe, e i sette sigilli vennero aperti
e tutti i prodigi contemplati ebbero infine
luogo. I fiumi presero a scorrere a ritroso,
gli oceani si tinsero di sangue, e dal cielo
cadde una pioggia di fuoco. Un'immonda Bestia
si elevò poi dal mare in Mondovisione, perché
tutti nel mondo potessero vederla, e allora
i potenti della Terra tremarono, e si disperarono,
e si gettarono ai piedi della Bestia implorando
pietà. Solo un Nero Cavaliere si erse spavaldo
contro il mostro e affrontandolo tuonò: "Mi
consenta..."
Ma la Bestia non consentì e lo divorò sotto
gli occhi di tutti. Subito la creatura orrenda
trasfigurò,e assunse le sembianze di una
splendida fanciulla dalle lunghe chiome e
dagli occhi trasparenti. Poi apparve sul
suo viso un sorriso talmente dolce da sciogliere
i cuori più duri.
Quando aprì bocca parlò in una lingua che
tutti poterono capire e pronunciò queste
misteriose e oscure parole:
"E ora qualche secolo di pubblicità.
Vi aspetto, non andate via."
Quindi scomparve nel nulla, e tutti i prodigi
cessarono all'istante.
I fiumi ripresero a scorrere verso il mare,
che a sua volta riprese il normale colore;
gli incendi si placarono, i pazzi rinsavirono,
milioni di morti si svegliarono come dal
sonno con aria stupita.
Solo il Cavaliere non ricomparve, e nessuno
lo vide più. Ma nemmeno il mondo tornò com'era
prima, perché dalla volta celeste scomparvero
tutti gli astri e il loro posto fu preso
dalle immagini di pannolini, dolcificanti
e aperitivi che voi tutti ben conoscete,
o miei compagni di sventura. I più pensano
che allo scadere del Terzo Millennio la fine
del mondo riprenderà, come annunciato, e
l'umanità perirà tutta; alcuni saggi sostengono
invece che la fine sia stata proprio quella,
e che la nostra non sia più vita, ma una
sorta di suo surrogato inflittoci per qualche
Supremo disegno. Almeno ci è risparmiata
l'attesa. Se non avessimo perso il conto
degli anni chissà quali altre, peggiori sciagure
si abbatterebbero su di noi.
Pietro Gamba fa il collaudatore di materassi alla Permaflex. Se ci dorme bene
lui, sono ok :-)