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"BAMBINI ASSASSINI " a cura di Fabio Giovannini e Antonio Tentori (Stampa Alternativa) |
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"FAVOLE CRUDELI"
di ANTONIO TENTORI
PAPERINO
Un viale alberato, illuminato dal sole di
una calda mattina d'estate. Un bambino di
una decina d'anni cammina a fianco della
giovane madre, tenendole la mano; l'altra
mano stringe un Paperino di peluche. Sulle
spalle del bambino uno zainetto, con un disegno
di Paperino. Madre e figlio arrivano davanti
a un edificio scolastico. Il bambino sembra
esitante, non vuole salutare la madre. Lei
lo rassicura, poi si china per baciare il
figlio e gli scompiglia affettuosamente i
capelli; quindi lo guarda entrare nel cortile
e salire alcuni scalini che conducono all'ingresso
della scuola. Sulla soglia Tony si volta
e la madre lo saluta, agitando la mano. Tony
ricambia il saluto ed entra. Nel corridoio,
il bambino si avvicina a una finestra per
guardare ancora una volta la madre, ma lei
è già andata via. In quel momento, con un
forte strattone, un bambino s'impossessa
del Paperino di Tony, che si gira di scatto
e grida: <<Ridammelo subito!>>
L'altro si mette a ridere e lancia il pupazzo
a un secondo bambino: i due continuano a
lanciarselo fra di loro, mentre Tony si affanna
disperato, cercando inutilmente di riprenderne
il possesso. Passa una maestra dall'aria
arcigna e rimprovera i bambini, soprattutto
Tony: <<Sei sempre il solito, Tony!
Quando la pianterai di venire a scuola con
questi ridicoli pupazzi! Tu, dammi qua!>>
La maestra tende la mano per prendere lo
sgualcito Paperino e il pupazzo le viene
subito consegnato da uno dei due bambini;
quindi la maestra porta in classe i suoi
tre alunni. Tony viene interrogato in matematica
e fa scena muta: la maestra si altera e osserva
con disappunto il suo banco, sopra il quale
sono ordinatamente disposti matite e quaderni,
tutti con l'immagine di Paperino: <<Tony,
se continui con queste stupidaggini non crescerai
mai! Scendi dalle nuvole e cerca di applicarti
di più nello studio, hai capito o no?>>
Mortificato Tony abbassa la testa, mentre
i suoi compagni di classe sghignazzano e
lo prendono in giro, chiamandolo scemo e
ritardato. Finalmente le lezioni terminano
e Tony esce di corsa dalla scuola, andando
incontro alla madre che lo sta aspettando;
il bambino l'abbraccia strettamente, poi
i due s'incamminano insieme. La madre dà
un'occhiata al Paperino malridotto, ma non
dice niente. Tony è silenzioso.
A tavola, il bambino mormora alla madre:
<<Non voglio più andare a scuola! Sono
tutti cattivi e mi trattano male!>>
La madre sorride, indulgente, e lo accarezza:
<<Vedi Tony, non sempre nella vita
si può fare solo quello che si vorrebbe!
Capisco quello che provi, ma è importante
che tu vada a scuola, adesso!>> Tony
replica: <<La maestra ha detto che
devo crescere, ma io non voglio!>>
Ancora una volta la madre sorride e lo rassicura:
<<Non ti preoccupare, tesoro! Crescerai
solo quando vorrai tu!>>
La mattina seguente la madre entra nella
cameretta di Tony, svegliandolo per andare
a scuola. La camera è piena di tutti i possibili
tipi di Paperini: poster attaccati alle pareti,
fumetti ben collocati in una piccola libreria,
pupazzi di tutte le dimensioni, giochi. Tony
si alza di malavoglia e si prepara.
A scuola, quella mattina, Tony aspetta la
madre che venga a prenderlo, ma lei non si
vede. Si avvicinano Stefano e Filippo, i
due bambini che lo tormantano sempre, e cominciano
a prenderlo in giro, dicendogli che la madre
non verrà. Esasperato, Tony grida: <<Adesso
viene, lasciatemi in pace!>> Ma Stefano,
con un sorriso cattivo, gli sibila: <<No,
tua madre non verrà più! Tua madre è morta!>>
Tony non riesce a reagire, sconvolto da quella
terribile frase; la fronte gli si imperla
di sudore, si sente male e perde i sensi.
Il bambino sviene proprio nel momento in
cui dal viale sopraggiunge la madre: la donna
intuisce che è accaduto qualcosa al figlio
e corre verso un capannello di persone che
si sta formando intorno a lui. Stefano e
Filippo si allontanano in fretta.
Tony è a letto, febbricitante, nella sua
camera; un medico ha appena finito di visitarlo
e dice alla madre, preoccupata: <<Il
bambino ha avuto uno shock, deve riprendersi.
Ha soltanto bisogno di riposo. Comunque se
la febbre dovesse continuare, mi chiami.>>
E' sera. La madre di Tony è seduta accanto
al letto del figlio. Tony non ha quasi più
parlato né ripreso veramente conoscenza,
da quando è svenuto quella mattina. La madre
lo chiama dolcemente, ma il bambino non apre
gli occhi. La donna piange, in silenzio,
stringendo la mano di Tony. Intorno a loro
e ovunque, nella camera, le ombre di tanti
Paperini sembrano agitarsi d'improvviso,
prendere magicamente vita.
La madre di Tony si addormenta, con la testa
appoggiata sul letto del figlio.
Contemporaneamente, la maestra di Tony è
nel bagno della sua abitazione, situato al
primo piano: si sta preparando per uscire.
Squilla il telefono. La donna esce dal bagno
e va a rispondere all'apparecchio che sta
vicino alla rampa delle scale. Dall'altra
parte del microfono qualcuno esclama strani
versi, simili a quelli di un papero: <<Quack!
Uack! Uack! Quack!>> La maestra, scocciata,
abbassa il telefono e, in quell'istante,
la grande ombra di un Paperino si staglia
dietro di lei. La donna viene spinta violentemente
e perde l'equilibrio, precipitando e arrivando
in fondo alle scale ormai senza vita.
E' sempre la stessa sera. Stefano è immerso
nella vasca da bagno, mezzo addormentato
dal calore. Nella stanza si materializza
d'improvviso l'ombra di Paperino che attacca
il phon a una presa elettrica e lo fa cadere
nell'acqua della vasca. Stefano si contorce
per qualche istante, con il corpo attraversato
da scariche mortali, poi giace nella vasca.
L'ombra di Paperino sparisce.
Stessa sera, casa di Filippo. Il bambino
è nella camera, sta facendo svogliatamente
i compiti. Un sasso colpisce la finestra,
seguito da qualche altro. Filippo solleva
il vetro e si sporge per guardare, ma non
riesce a vedere nessuno. Sta per tirarsi
indietro, quando il vetro della finestra
piomba d'improvviso sul suo collo, decapitandolo
spietatamente.
L'ombra di Paperino si allontana dalla casa
di Filippo.
La mattina seguente sorprende la madre ancora
seduta vicino al letto di Tony: i raggi del
sole la svegliano. Anche il bambino è sveglio
e la guarda sorridente. Il suo aspetto è
migliorato, la febbre è scomparsa. La madre,
felice, abbraccia Tony stretto stretto.
Il giorno dopo madre e figlio camminano lungo
il viale alberato, diretti alla scuola. Tony
ha paura di ritornarci, ha paura dei suoi
compagni e degli scherzi che continueranno
a fargli. Stringe la mano della madre e con
l'altra il suo Paperino di peluche. Madre
e figlio si fermano davanti all'edificio
scolastico. La madre lo incoraggia: <<Su,
tesoro, vai! Non ti preoccupare, adesso è
tutto finito!>> Tony abbraccia la madre
ed entra nel cortile. Appena entrato, un
gruppo di bambini e bambine lo circonda,
salutandolo con affetto. Tony, stupito, entra
con loro a scuola, voltandosi per salutare
la madre con la mano. Dalla strada la madre,
serena, ricambia il saluto.
Accanto a lei si staglia l'inquietante ombra
di Paperino.
La donna, con una strana luce negli occhi,
mormora: <<Andiamo, ora!>>
La grande ombra di Paperino si unisce a quella
della donna, che riprende la strada lungo
il viale.
(da "BAMBINI ASSASSINI undici storie
dove l'infanzia fa paura" a cura di
Fabio Giovannini e Antonio Tentori - Stampa
Alternativa)
Antonio Tentori (1960) Saggista e sceneggiatore, si occupa
di cinema italiano di genere da molto tempo.
Da qualche anno collabora con la casa editrice
di Roma Profondo Rosso/Mistero.Ha pubblicato
i volumi Lo schermo insanguinato - Il cinema
italiano del terrore (Solfanelli, 1990),
Profonde tenebre - Il cinema thrilling italiano
(Granata Press, 1992; Profondo Rosso/Mystero,
2000), Malizie perverse - Il cinema erotico
italiano (Granata Press, 1993), Mondi incredibili
- Il cinema fantastico avventuroso italiano
(Granata Press, 1994), Vamp - Femmine crudeli
donne fatali e dark ladies nel cinema (Stampa
Alternativa, 1996), Dario Argento - Sensualità
dell'omicidio (Falsopiano, 1997), Pornodive
- Storie e vite delle amiche proibite degli
italiani (Castelvecchi, 1997), I cattivi
del cinema (Stampa Alternativa, 1997), Operazione
Paura - I registi del gotico italiano (Punto
Zero, 1997), Pioggia di sangue - Il cinema
psychothriller americano (Falsopiano, 1997),
Città violente - Il cinema poliziesco italiano
(Tarab, 1998), Western all'italiana (Glittering
Images, 1998), Tinto Brass - Il senso dei
sensi (Falsopiano, 1998), Silenzio! Parla
Tex (Castelvecchi, 1998), Joe D'Amato (Castelvecchi,
1999), Parla Dylan Dog (Drawning Comics,
1999), Nudi e crudeli - I mondo movies italiani
(Punto Zero, 2000), Horror Made in Italy
(Profondo Rosso/Mystero, 2001), Horror Made
in Italy 2 (Profondo Rosso/Mystero, 2001),
Sotto gli occhi dell'assassino (Profondo
Rosso/Mystero, 2002).
Suoi racconti sono apparsi su quotidiani,
riviste, e nelle antologie Giorni violenti
(Datanews, 1995), Sotto il segno di HPL (Yorick,
1997) e Italian Tabloid (Avvenimenti, 1997).
Per Stampa Alternativa ha curato, con Fabio
Giovannini, le raccolte Neo-Noir (1995),
Cuore di pulp (1997) e Bambini assassini
(2000).
Come sceneggiatore ha lavorato, tra gli altri,
con Lucio Fulci, Aristide Massaccesi e Sergio
Stivaletti.
Insieme a Fabio Giovannini ha fondato il neo-noir.
leggi l'intervista su Non-leggere
"PARLA DYLAN DOG" di Antonio Tentori (Drawing Comics) |
"ITALIAN TABLOID" a cura di Fabio Giovannini contiene il racconto "Mattanza" di Antonio Tentori (L'Altritalia) |
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"PROFONDE TENEBRE" di Antonio Tentori e Antonio Bruschini (Granata Press) |
"DARIO ARGENTO - SENSUALITA' DELL'OMICIDIO" di Antonio Tentori Edizioni Falsopiano |