"IL MIO NOME E' TARZAN SORAYA"
di Maurizio Matrone
(Frassinelli 2004)
"ERBA ALTA"
di Maurizio Matrone
(Frassinelli 2003)

"IL MISTERO DEL BOLIDE SCOMPARSO"
di Maurizio Matrone
(Disney, 2002)

"i pinguini nel gergo poliziesco sono gli ultimi arrivati, quelli con la divisa linda.... "
Murizio Matrone


SEI PROPRIO UN PINGUINO
di MAURIZIO MATRONE

- Ciao, sono il tuo cambio, novità?
- Oh, ciao, beh, sì, è passato uno, hai presente?
- Uno?
- Beh, sai, io ero qui al mio posto. Stavo leggendo il giornale, cioè stavo sfogliando il giornale. Me lo sono trovato di fronte. Che mi fissa.
- Che ti fissa? Ma chi?
- Uno! Hai presente? Uno che ti fissa con l'aria ebete, da deficiente, da matto.
- Non ti seguo, scusa, ma chi?
- Uno: che ne so? Non è mica alto, no. Uno vestito normale, giacca beige, camicia bianca, cravatta anonima. Hai presente, no? Uno qualsiasi. La pelata con riporto tinto con l'henné, gli occhiali grandi e abbastanza spessi che deformano gli occhi. Occhi azzurri, sì.
- Certo, certo.
- Gli dico buongiorno. Capisci, sono un ragazzo educato. E siccome continua a fissarmi gli faccio: "desidera?".
- Mm… Eri in ordine?
- Ovvio! Guardami! Rasato, capello tattico, berretto calato a misura, camicia blu stirata, pantaloni in linea con la piega, bottoni con l'aquila scintillanti, cinturone bianco lucidato, scarpe nere di vernice.
- Questo è lo stile del piantone della questura, giusto.
- Esatto.
- E allora?
- Beh, io mi alzo in piedi, aggiro la scrivania e me lo ritrovo col cranio qui, all'altezza degli alamari. Lui alza lo sguardo, mi squadra per benino come se fosse un sarto, e piazza i pugni chiusi sui fianchi. Hai presente? Io non capivo, sarà gay, pensavo, perché mi guarda in quel modo… mi segui?
- Sì, certo… ma, lo conoscevi?
- Beh, sai, passa tanta gente… non me li posso ricordare mica tutti, ma lui in effetti l'avevo già visto. E gli chiedo nuovamente, così, per rompere quell'imbarazzo che mi era cresciuto dentro, "desidera?"
- E lui?
- Beh, lui, mi fa: "lei ha qualche problema alla vista?". Capisci? Come se fossi cieco! E io gli ho risposto di no. Ma la sua voce era strana, sai di quelle un po' acide? Hai presente? Di quelle che ti entrano dentro come un coltello e te lo girano e tu senti freddo anche se il termometro segna trentacinque gradi? Capisci?
- E allora?
- Beh, quando ha appurato che ci vedevo bene, si è tolto lentamente gli occhiali e li ha strofinati con un fazzoletto che aveva appena pescato dalle tasche. Io, non ti dico, non sapevo più come cazzo comportarmi.
- E allora?
- Beh, si rimette gli occhiali e mi chiede: "lei ha un problema alle articolazioni del braccio destro?". Giuro! Mi ha chiesto proprio così. Lo guardo stranito quasi piegandomi in avanti e muovendo le braccia come pinocchio prima che finisse nella frittura e gli faccio osservare che il mio corpo, hai presente? è perfetto.
- E allora?
- Beh, lui ha sospirato, sai, come per prendere fiato e mi ha urlato: "e allora perché diavolo non mi saluta quando mi vede?" Capisci? Io ci resto di merda e quando sto per dire qualcosa, questo nanerottolo prende e sale su in questura senza nemmeno lasciarmi i documenti…
- Ah, ah, ah… e allora?
- Come, e allora? Tu ridi! E se poi il questore mi cazzia che ho fatto passare uno, così… uno, senza chiedergli niente?
- Ma possibile che tu non conosca quella persona? Nessuno te l'ha mai indicata? Possibile che tu non sappia chi hai fatto incazzare? Uno come lui, che al saluto, a quel saluto alla visiera, ci tiene?
- No, io… o forse… cazzo! Ecco dove l'avevo visto! E' vero! Carlini, il collega, me l'aveva detto una volta. Stai attento a questo, è l'idraulico, salutalo sempre. Ci tiene! E io ho risposto a Carlini, che cazzo me ne frega dell'idraulico, perché devo perdere tempo con uno che armeggia coi cessi? E lui si era messo a ridere. Ahhh, ho capito… Però, che tipo quell'idraulico! Ma cos'è: uno un po' matto? Uno di quelli, di quelli esaltati che gli piacciono le cazzate militari?
- Scusa collega, ma da quanto tempo sei nella ditta?
- Nella ditta?
- Sì, nell'amministrazione, nella polizia, capisci la metafora?
- La metafora? Cosa vorresti dire? Cioè ditta uguale amministrazione uguale polizia?
- Sì. Più o meno, e allora? Da quando?
- Beh, se escludo il corso a Nettuno, più di… due settimane.
- E non hai capito chi è l'idraulico della ditta?
- No. Chi è?
- Mai sentito parlare di Capo di Gabinetto?
- Oh, merda!
- Sei proprio un pinguino.


(INEDITO)




Maurizio Matrone è un poliziotto della Questura di Bologna. Diplomato presso l'accademia di Belle Arti, si é laureato in Pedagogia. Ha pubblicato i saggi Poliziotti e minorenni (Clueb, 1995) e Bambini, adolescenti e poliziotti (Clueb, 2000), studioso e promotore di processi formativi nell'ambito delle Forze dell'Ordine, collabora con alcune riviste di Polizia. Ha pubblicato il romanzo Fiato di sbirro, (Hobby&Work, 1998), Il bolide fantasma (Disney Italia, 2002) e numerosi racconti polizieschi per riviste specializzate, antologie e per bambini. Appassionato di film poliziotteschi, ha curato alcune edizioni del police film festival (per il sindacato unitario di polizia), e ha collaborato con soggettisti e sceneggiatori di telefilm polizieschi. Di prossima uscita (febbraio) un romanzo sul tema "Uno bianca" per Frassinelli editore dal titolo: Erba Alta.

"FIATO DI SBIRRO"
di Maurizsio Matrone
(Hobby & Work)
"POLIZIA FASCISTA E POLIZIA DEMOCRATICA"
di Carlo Lucarelli e Maurizio Matrone
in "MicroMega 4/2001 - Globalizzazione, violenza, democrazia"
(L'Espresso Editoriale) ottobre-novembre 2001
"LA DONNA NEL RITRATTO"
a cura di Andrea Carlo Cappi
(Addictions 2002)
contiene un racconto
di Maurizio Matrone
"ITALIA ODIA"
a cura di Daniele Brolli
(Mondadori)
contiene un racconto
di Maurizio Matrone
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