Sabina Marchesi |
LA FAVOLA NERA
nella cinematografia
di SABINA MARCHESI
Da sempre il cinema ha dedicato numerose
pellicole alle ambietazion oscure della Dark
Novel, la Favola Nera, che ha saputo ispirare
numerose storie orrorifiche o meno, ma tutte
riprodotte con sapiente maestria per farci
provare il brivido della paura...
Da sempre il cinema ha dedicato innumerevoli
pellicole alla favola nera a partire dai
suoi esordi fino ai giorni nostri, in questo
articolo ne citiamo alcune a mero titolo
esemplificativo, guidati dal nostro gusto
personale e senza pretendere di elevare giudizi
o di operare selezioni di sorta. Un breve
elenco in ordine sparso, tanto per parlare
di qualcuna delle opere che alla favola nera
sono state dedicate dall'industria cinematografica
che tanta parte ha avuto nella diffusione
di determinati generi oggi popolarissimi.
1947- Il fantasma e la signora Muir - Usa
Tratto dall'omonimo romanzo The Ghost and
Mrs. Muir di R.A.Dick, il film narra la storia
di una giovane vedova, che si ritira a vita
privata con la piccola figlioletta e una
fidata cameriera in un suggestivo villino
situato sopra il mare, in considerevoli ristrettezze
economiche vede la sua nuova indipendenza
fortemente compromessa dalle insistenze dei
suoi familiari, che la rivogliono a casa,
quando giunge in suo soccorso il fantasma
di un vecchio lupo di mare, precedente abitante
del villino che le detta le sue memorie,
e poi bofonchiando due paroline opportune
all'orecchio di un riottoso editore assicura
alla vedova la pubblicazione del libro, la
fama, e la sicurezza economica. Ne avessimo
uno pure noi ... di fantasma così!
1962 - Che fine ha fatto Baby Jane?- Usa
Indimenticabile duetto di bravura tra Bette
Davis e Joan Crawford il film parla di celebrità,
invidia e follia.Bambina prodigio votata
al successo, Baby Jane perde la sua celebrità
crescendo, mentre la sorella acquisisce notorietà
e diventa una stella del firmamento holliwoodyano,
fino a che un misterioso incidente di macchina
pone fine alla sua sfolgorante carriera.
Sull'orlo della pazzia Baby Jane accudisce
la sorella paralizzata e costretta su una
sedia a rotelle, relegandola al piano di
sopra, impossibilitata a scendere e a chiamare
aiuto, in modo da averla in suo completo
potere per angariarla in mille modi e maniere,
fino a ridurla in punto di morte per inedia
e stenti, convinta che solo annientandola
ella possa rientrare trionfalmente sulle
scene. Una magistrale interpretazione rimasta
celebre testimonianza dell'inferno personale
che ciascuno di noi può crearsi quando smarrisce
i confini della realtà, e si abbandona alle
oscure tentazioni del lato nero della sua
anima.
1990 - DarkMan
Originale tentativo di coniugare una pellicola
nera con delle implicazioni moralistiche,
la storia narra di uno scienziato che sperimenta
una pelle artificiale perfettamente compatibile
ma ancora instabile, della sola durata di
novantanove minuti (vi risparmio le solfe
sul misticismo dei numeri e della infernale
ripetizione dei nove) e che usa questa sua
scoperta malauguratamente su se stesso quando
un attentato al suo laboratorio ad opera
di alcuni cacciatori di segreti industriali,
lo lascia come morto incosciente e svenuto,
in balia di una terribile esplosione. Lo
scienziato trasformatosi in DarkMan persegue
la sua folle vendetta con alterne vicende,
vive muore e poi rivive. Sono state conferite
a questo film connotazioni quasi mistiche
sulla mutazione, le identità perdute e ritrovate,
il sovrapporsi di maschere, inganni e vite
parallele, ma è e rimane comunque una bella
favola nera, e niente di più.
1998 - Il fantasma dell'Opera - Italia
Per quanto non ami nè Asia nè Dario Argento,
e detesti le riduzioni cinematografiche di
celebri romanzi, questa edizione de Il Fantasma
dell'Opera pur riportando al suo interno
gli inevitabili tradimenti rispetto all'opera
originale, costituisce in ogni caso una buona
prova narrativa, anche se alla fine racconta
tutta un'altra storia. Ma le suggestioni
di fondo del romanzo di Leroix, i trabocchetti
del teatro dell'opera, l'anfratto misterioso,
la dimora del fantasma, il suo amore per
la giovane cantante lirica, insomma i cardini
narrativi del lavoro originario sono tutti
rispettati e la sapiente regia riesce a farci
perdonare anche le solite licenze di interpretazione,
alle quali siamo oramai comunque rassegnati
in tutte le trasposizioni da un testo scritto
a uno recitato.
1998 - Vi presento Joe Black - Usa
A prescindere dalla conturbante presenza
di Brad Pitt, che da sola basterebbe a rendere
degno questo film, e volendo ignorare il
fatto che le statistiche ci dicono che è
stato un flop, io ho avuto occasione di vederlo
in estate all'aperto su megaschermo in fascinoso
ambiente di campagna, e vi dico che per me
la storia rimane intrigante e suggestiva.
Detto in breve, la morte, nei panni affascinanti
di un Brad Pitt smagliante al meglio della
sua forma storica, si presenta alla festa
di compleanno di un ricco magnate, un uomo
arrivato, uno che all'apice della sua vita
può dire di avere avuto tutto e di nulla
più desiderare, volendo ovviamente i consueti
problemi familiari e i soliti arrivisti che
tentano di scalargli la poltrona, si può
dire che nulla lo affligga, nemmeno il presentarsi
improvviso della grande mietitrice, tanto
che lo vediamo accoglierla con perfetta ospitalità
conversando del più del meno in tono scioltamente
disinvolto. Un modo interessante, e per nulla
macabro, di celebrare la morte, quando uno
è preparato a riceverla: dunque speriamo
di esserlo anche noi, sempre il più tardi
che sia possibile.
1999 - La Nona Porta - Francia-Spagna
Giusto un binomio franco-spagnolo poteva
essere un capolavoro del genere nero, a metà
precisa tra l'horror e il thriller, magistrale
interpretazione di un Johnny Depp in una
delle sue poliedriche vesti, terribilmente
gotico, con richiami echeggianti a Il Nome
della Rosa, ci accompagna in faticosissime
e spericolate indagini alla ricerca di antichi
testi custoditi da bizzarri collezionisti
che dovrebbero, una volta ritrovato ogni
singolo esemplare, costituire una chiave
di interpretazione, alla Edgar Allan Poe
o alla Conan Doyle, se preferite, per lo
svolgimento di misteriosi riti satanici.
Inutile dire che tutti coloro che sono coinvolti
nella caccia sono più o meno destinati a
una fine raccapricciante e molto prematura,
in un crescendo di tensione fino all'epilogo
finale, dall'esito incerto, nel senso che
ognuno ci ha potuto vedere quel che voleva,
ma in fondo è un'arte anche questa. Ah, per
gli amanti del percorso a ritroso, che hanno
voglia di conoscere la storia com'era, prima
che diventasse un film, il testo originale
è Il Club Dumas di Perez-Reverte.
1999 - Il Mistero di Sleepy Hollow - Usa
Altro film intrigante e nero, quasi un manifesto
dello stile gotico, sempre e ancora con Johnny
Depp, che rispecchia perfettamente i canoni
classici di romanticismo e avventura, mistero
e passione, incubi ed intrigo. Come nei vecchi
libri gialli di antica memoria vediamo riproposti
i temi di un villaggio ancestrale, dominato
da una leggenda inquietante, dove un misterioso
cavaliere rigorosamente senza testa, semina
terrore e morte sugli sprovveduti e timorosi
abitanti, fino a quando alla sua caccia parte
un investigatore precisissimo e maniacale,
terribilmente convinto dei suoi metodi di
ricerca, tanto che ci aspetta quasi di vederlo
estrarre una lente di ingrandimento alla
Holmsoniana maniera. Il quale piomba sul
villaggio per scoprire la verità sul misterioso
fenomeno ultraterreno, e la verità sconvolgente
è: che gli uomini imbrogliano e ingannano
nascondendo efferati delitti dietro il paravento
del fantasma a scopo puramente economico,
per ottenere un'eredità e nascondere un segreto.
Peccato che il fantasma però poi esista davvero,
o forse no?
2000 - Il Sesto Senso - Usa
E' un film che, come Matrix devi vedere cinque
o sei volte prima di poter dire di averlo
capito veramente, a meno che tu non sia costretto
a dire di averlo capito benissimo al primo
colpo, mentendo spudoratamente, per non farti
passare per sciocco dai tuoi amici, che ovviamente
l'avranno capito tutti. Storia intrigante,
di morti che ritornano, angustiando la vita
di un povero bambino che per parte sua avrebbe
già i suoi bravi problemi da separazione
tra i genitori, madre con superlavoro, compagni
di classe che lo bistrattano e non saprei
che altro, mentre è costretto a sorbirsi
le visite inquietanti di defunti che nemmeno
gli appartengono e che non hai mai visto
e conosciuto in vita sua. La madre non vede
e non sa, capisce solo con l'istinto di una
madre che qualcosa non funziona, e cerca
disperatamente aiuto, quando sembra che uno
psichiatra si presenti alla sua porta, quasi
in risposta alle sue invocazioni. Ma poi
il bambino peggiora, cade in crisi quasi
epilettiche, si procura apparentemente ferite
auto-inflitte, mentre invece sono i fantasmi
che lo aggrediscono, fino a quando lo psichiatra
finalmente consiglia: chiedigli cosa vogliono.
Buona idea, ma vacci un po' tu a chiederglielo,
diremmo noi. Il bimbo coraggiosamente esegue,
i morti rispondono, il mistero si svela,
vogliono solo aiuto per sistemare le loro
faccende, hanno messaggi da trasmettere,
persone da proteggere, fatto questo, le cose
tornano su un piano più vivibile, il bimbo
confida ogni cosa a una madre esterrefatta
che non crederebbe ma che capitola quando
si sente raccontare cose che solo uno dei
suoi cari defunti poteva sapere. Solo che
proprio quando ci sembra di avere inquadrato
tutto, ecco che si scopre che lo psichiatra,
diamine, era morto pure lui, e che per giunta
nemmeno sapeva di esserlo. Poi naturale che
quando esci dal cinema ed i tuoi amici ti
dicono se hai capito tu debba dire di sì
col tono più convinto che hai, e segretamente
sei poi costretto ad affittare la cassetta
per studiartelo... in privato.
2000 - The Gift - Usa
Il dono, o la condanna della diversità? In
simil-parallelo con le Verità Nascoste, è
in pratica un giallo camuffato da noir. Una
giovane donna possiede poteri sovrannaturali
e vede o sente cose del passato, in difficoltà
economiche offre questo dono in servizio
alla comunità in cui vive in cambio di un
piccolo contributo, generi alimentari e altro,
in uno di quei paesini americani così infidi
dove tutti si amano ma sono pronti ad accoltellarsi
alle spalle al minimo pettegolezzo. Questa
donna dunque è utile a tutti in quanto vede
e sa, molti si legano a lei in modo morboso,
i legami si intrecciano fino a quando è chiamata
a usare i suoi poteri per aiutare la polizia
a scoprire un efferato delitto a sfondo sessuale,
oscure minacce e doppi sospetti rendono intricata
la situazione e a un tratto tutto precipita
e si scopre che il colpevole non è quello
ufficialmente sospettato dalla polizia, e
nemmeno quello indicato dalla veggente, ma
addirittura un terzo personaggio, al di sopra
di ogni sospetto, come si diceva una volta,
classico caso in cui di nulla vi è certezza,
nemmeno dei poteri paranormali.
2000 - Le Verità Nascoste - Usa
Una figlia parte per l'università, una madre
rimane sola a casa e non sa che farsene della
sua vita, isolata nella grande villa rigorosamente
immersa nella campagna e collegata alla civiltà
da un ponte, non solo simbolico, un marito
latitante, si dice per impegni di lavoro.
Sembrerebbe una partenza classica per un
film intimistico, di contrasti familiari
e di angosce, e invece no. La casa si popola
di presenze, gli oggetti si muovono e si
spostano, gli specchi riflettono immagini
che non ci dovrebbero essere, e alla fine
non contento il fantasma si manifesta addirittura
sotto forma di ectoplasma gocciolando materia
cerebrale nella ciotola del gatto, a questo
punto perfino Mary Poppins non avrebbe potuto
fare finta di niente, per cui la dolce e
remissiva Michelle Pfeiffer si rassegna a
indagare e comincia a mettere assieme i pezzi,
raccoglie indizi e li assembla con lembi
di memoria di cose che avrebbe dovuto sapere
e vedere, ma che non sa di sapere, fino a
che vede chiaro nel tradimento del marito
con una studentessa, poi uccisa nella sua
stessa casa, e gettata nel lago. Il marito
scopre che lei sa, tenta di ucciderla, lei
fugge miracolosamente, inseguimento sul ponte,
cadono nel lago, il fantasma risale a galla,
si prende il suo colpevole per mano e come
vendetta se lo porta nelle profondità lacustri,
liberando la donna verso la superficie. Bello,
intrigante, gotico e pieno di suggestioni
mistiche: e ora provate ancora a fare le
corna a vostra moglie, soprattutto se abitate
in campagna e vicino a uno specchio d'acqua.
2001 - Vidocq - Francia
Interessantissimo viaggio attraverso atmosfere
oscure di vecchio stampo, questo film narra
del leggendario capo della Suretè parigina,
la prima grande polizia moderna della storia,
che indaga su una serie di misteriosi incidenti
pare naturalistici, causati apparentemente
da un fulmine, ma invece opera di un misterioso
alchimista alla Cagliostro che si rende colpevole
di efferati delitti nel tentativo di portare
a termine certi suoi terrificanti esperimenti
per i quali gli occorrono ragazze giovani
e ovviamente vergini. Nelle migliori tradizioni
del genere le atmosfere cupe, le carrozze
sferraglianti, la luce incerta dei lampioni,
i cavalli neri che fuggono nella notte, sono
tutti elementi che non mancano, come nel
quasi contemporaneo Jack Lo Squartatore.
Anche Vidocq alla fine si scopre essere una
persona leggendaria che muore e poi non muore
e poi riappare sotto mentite spoglie, insomma
non tutto viene spiegato, ma come in tutti
i misteri alla fine le cose in qualche modo
funzionano lo stesso, soprattutto quando
c'è un Depardieu che non vi fa pensare più
di tanto.
2003 - La leggenda degli uomini straordinari - Usa
A parte che non so chi sia Alain Quatermain,
il che dimostra che nessuno è perfetto, ho
avuto il piacere di vedere riconfermata la
mia vasta cultura dalla visione di questo
film sperimentale, che in mancanza di meglio,
decide di assemblare assieme in un'improbabile
squadrone tutta una serie di super eroi della
letteratura impegnati in una lotta senza
quartiere contro le forze del male in un
combattimento alla James Bond. Ci sono proprio
tutti, Il Capitano Nemo di Jules Verne, L'Uomo
Invisibile, Dorian Gray di Oscar Wilde,che
viaggia ovviamente con ritratto al seguito,
un'affascinante donna vampiro, un'improbabile
Tom Sawyer e ,dulcis in fundo, il Dr.Jekyll,
o meglio Mr. Hyde, dalla penna di Stevenson.
La trama non ha il minimo senso, e vorrei
tanto sapere come hanno fatto a convincere
Sean Connery a partecipare, soprattutto dopo
il Nome della Rosa, ma insomma come tutti
gli sperimentalismi è interessante, nessuno
prima aveva mai mischiato tanti nomi famosi,
sia pure letterari, e l'idea potrebbe essere
sicuramente sfruttata in altri modi, per
esempio potremmo vedere come se la cavano
a fare shopping assieme che so io, Madame
Bovary, La Signora delle Camelie, e Anna
Karenina, così tanto per ridere.
2003 - The Ring
Acclamato come il capostipite di un nuovo
genere horror The Ring lascia in effetti
esterrefatti per come elementi semplicissimi
di vita quotidiana possano essere magistralmente
trasformati in elementi orrorifici: foto
polaroid, videocassette, schermi televisivi,
specchi, sedie, dopo aver visto questo film
vi assicuro che si torna a casa scrutando
con sospetto gli oggetti comuni e si rischia
di prendere il legittimo consorte a colpi
in testa con il tacco della scarpa se solo
si azzarda ad accendere la televisione. Per
il resto è una storia intrigante, puramente
gotica, leggermente inconcludente in alcuni
punti, ma tanto nessuno ci ha fatto caso.
Gli elementi ci sono tutti in rigoroso ordine
sparso: il faro, l'isola, il fienile, i cavalli,
lo specchio, la figlia adottiva, la camicia
da notte, i capelli lunghi e neri, il volto
cereo, il pozzo, il cadavere nascosto, l'albero
in cima alla collina, la scala a pioli, un
vecchio scandalo nascosto, tutto quasi da
manuale, insomma l'abecedario del gotico,
non manca nulla davvero. La storia invece
non ve la racconto perché sono scaramantica
e non vorrei davvero stasera vedermi uscire
qualcosa di sgradevole dal televisore proprio
mentre sto preparando la cena, insomma, voi
capite...
2003 - La Maledizione della Prima Luna - Usa
Intendiamo non è certo un film con la Effe
Maiuscola, ma è un gran bel lavoro, naturalmente
per chi come me intende ancora il cinema
come un divertimento, perché certo non si
può definire un capolavoro culturale o un
genere impegnato. E' semplicemente un bel
prodotto ben confezionato, che gioca sulle
tipiche atmosfere delle leggende di mare,
dei pirati che solcavano i sette mari, i
bucanieri, i corsari, le fortezze spagnole,
i tesori aztzechi, gli ingredienti ci sono
tutti, compresa la classica maledizione al
chiaro di luna, l'abbandono del capitano
su un isola deserta, la ciurma ammutinata:
un piccolo gioco di prestigio tra l'avventuroso
e il fantasmico. Interpreti di gran pregio,
regia spericolata, chiavi di lettura originalissima,
un vero film di pirati come se ne facevano
una volta a mezza strada tra Salgari e Stevenson.
Molto belle le ricostruzione dei brigantini,
le complicate manovre di abbordaggio, le
ambientazioni e le ricostruzioni storiche,
assai precise e sapientemente presentate
con un pizzico di sano ed invidiabile ottimismo.
Sabina Marchesi Mi presento...
Ciao, ho iniziato a scoprire il mio grande
amore per la lettura divorando negli anni
adolescianzali gli oltre quattrocento titoli
della biblioteca di mio padre, e giocoforza
mi sono formata sui classici e sugli autori
del tardo ottocento e primo novecento, che
restano comunque i miei preferiti in assoluto,
da Victor Hugo a Stevenson, da Swift a Defoe,
da Dumas a Flaubert.
Alle scuole superiori ho approfondito la
mia formazione affinando gusto e passione
per le materie umanistiche quali storia dell'arte,
letteratura, storia, filosofia ed antropologia
culturale.
Ho letto integralmente e più volte le grandi
opere considerate le pietre miliari della
letteratura di tutti i tempi: la Bibbia,
il Vangelo, la Divina Commedia, i Promessi
Sposi, l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, l'Orlando
Furioso, e le opere di Shakespeare e Moliere.
I tre libri che più di tutti hanno influenzato
la mia formazione sono: Rebecca la Prima
Moglie di Daphne Du Maurier, Il Diavolo in
Corpo di Raymond Raguet, e Il Grande Sonno
di Raymond Chandler.
Successivamente mi sono appassionata al genere
giallo, assimilando lo stile e le capacità
narrative di maestri come Rex Stout, Ellery
Queen, Elizabeth Ferrars, Ruth Rendell, e
la grande Agatha Christie, riuscendo alla
fine ad intravedere il canovaccio della trama,
il suo svolgimento, le astuzie e i vari piani
temporali utilizzati per depistare il lettore,
i falsi indizi e gli avvertimenti, gustando
oltre alla storia narrata anche le finezze
strutturali attuate dai migliori romanzieri
del genere classico.Da qui alla scrittura
il passo è breve.
Nella vita lavorativa mi occupo di Marketing
e Comunicazione Aziendale, nella vita letteraria
interagisco con varie riviste letterarie
on line e cartacee, come redattrice e collaboratrice,
tra cui: Supereva (guida del Giallo e Noir), Inchiostro, Punto di Vista, Literary, Progetto Babele Idea Donna, Donne in Viaggio, Decadance, La Tela Nera, Grande Portale, Kult Underground, Controcorrente.
Ho recentemente realizzato le interviste
con Corrado Augias e Cinzia Tani, due maestri
indiscussi del genere Noir, che troverete
qui riproposti.
Scrivo romanzi e racconti, e svolgo attività
di editing e di ricerca linguistica per conto
di alcuni autori, e dopo aver seguito svariati
corsi di di specializzazione alla Holden
in narrativa, narrativa breve, scrittura
teatrale e cinematografica, ho messo a frutto
gli insegnamenti ricevuti ideando e gestendo
come coordinatrice gruppi di lettura e valutazione
inediti per Il Rifugio degli Esordienti e
Progetto Babele, e facendo parte di giurie
di concorsi letterari.
Arrivata quarta nel concorso Danae con un
racconto breve dal finale a sorpresa, vagamente
noir, i miei lavori letterari si distinguono
per uno stile personalissimo e per una ricerca
del piano narrativo, sempre diverso a seconda
dell'argomento trattato, presentando spesso
i personaggi e gli ambienti con rapide pennellate
cariche di atmosfera e di antiche suggestioni,
nel tentativo di riportare il lettore verso
epoche passate.
In generale amo tutto ciò che proviene dagli
echi della memoria, i grandi personaggi storici,
le cronache d'epoca, i detective e i personaggi
classici.
Ma su queste pagine non mancheremo di approfondire
anche le nuove tematiche, gli autori emergenti,
i nuovi filoni, e in generale tutto ciò che
attiene al genre giallo, comprese le serie
tv e i thriller cinematografici.
A presto,
Sabina Marchesi
Alcuni suoi racconti si trovano su Leggendo Scrivendo,
Alcuni suoi racconti si trovano su: Leggendo
Scrivendo,