forse era il fumo che colorava le vene
forse era l'alcool che gonfiava i polmoni
forse era la voglia di segnare la mia
vita
con una bella matita da muratore
forse però ho sbagliato e ho segnato
la vostra
con un taglierino
forse non ero neanche da solo
ma adesso sono quì a misurare il corridoio
di questa clinica
ma adesso sono quì ad aspettarti per
chiederti
perdono
l'aria sbatte sugli occhi sciogliendoli
le luci ci vestono, la città è illuminata di rumori
il motorino grida contro le auto che sorpassiamo
balliamo già adesso
con la musica delle sirene che urlano più forte del motore
l'aria è ferma. la città è immobile quì
perché non si può andare oltre?
il marciapiede, lo spalto da dove si può vedere la scena
piano, senza fare rumore,
fermando anche il cuore per non disturbare
una carcassa suda benzina contro la notte calda
riverso un animale ferito
anche il suo cuore si è fermato per non disturbare
ma quella macchia sull'asfalto sbatte sugli occhi
sciogliendosi in sangue
ma cos'hai, niente sarà il caldo