"DUE PER LA STRADA"
di Concetto Scandurra e Pierfrancesco Di Matteo
(Prospettiva Editrice 2002)

NAUFRAGIO
Concetto Scandurra


Seduto sul bordo del cratere, al sicuro dentro la tuta spaziale, Limerick osservava sconsolato l'ormai inutile astronave. Naufrago, a causa di una tempesta magnetica che aveva messo fuori uso la navicella spaziale, a mala pena era riuscito a governare fino al provvidenziale approdo su quello sconosciuto asteroide. Si mise subito a lavoro cominciando a redigere una mappa, che avrebbe inviato in una bottiglia di salvataggio (contenitore per l'invio di messaggi) con un lancio nello spazio. Le coordinate registrate l'avrebbero condotta all'astronave madre. Ebbe un sobbalzo quando uno strano essere peloso, avvicinandosi incuriosito, guardò con il suo unico occhio lo strumento borbottando in una lingua sconosciuta verso Limerick che, pensando al suo cane, per levarselo di torno lanciò lontano una lattina vuota di cibo liofilizzato. L'essere, con uno scatto felino, balzò all'inseguimento dell'oggetto e ritornò poco dopo riponendolo ai piedi dell'astronauta. L'uomo lo guardò stupito, rilanciò l'arnese più lontano e inserì la mappa nella bottiglia di salvataggio. Nel frattempo, lo strano abitante era ritornato con la lattina, Limerick lo guardò scocciato e lanciò la bottiglia nel cosmo: aveva solo ventiquattro ore di tempo, entro cinque ore si sarebbe esaurita la riserva di ossigeno nella tuta. Attese spasmodicamente la pattuglia di salvataggio ma, dopo tre ore, l'alieno ritornò riponendo ai suoi piedi lo strumento della sua salvezza. L'astronauta lo rilanciò disperatamente verso il vuoto siderale, ma non ci fu verso, ogni volta se lo ritrovava ai suoi piedi con mugugni sempre più accesi da parte dell'inquieto essere. Fu così per ore finchè, esauritosi la riserva di ossigeno, Limerick morì dentro la sua tuta spaziale. Non si era accorto che, a poca distanza da lui, c'era un cartello con la scritta
Jgobfh la cui traduzione era: "Tenete pulito l'Universo". Lo strano essere, addetto alla nettezza asteroidale, aveva il compito di raccogliere i rifiuti o ... ciò che pensava fossero tali.









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CONCETTO SCANDURRA nato a Siracusa risiede con la sua famiglia a Pescara dove lavora e scrive per chi ha la pazienza di leggere i suoi racconti. Suoi racconti sono comparsi su riviste italiane quali INCHIOSTRO, PENNA D'AUTORE, IL SORRISO, ADDICTIONS, LAVIA e su Internet nei siti di PROSPEKTIVA LETTERARIA, LA PERGAMENA VIRTUALE, BLUES & BLUES, VIRUS, MILLEMANI, FAROWEB, TERZAPAGINA, PLCASAURIA.IT, PINGUINI NEL SOTTOSCALA.
Segretario dell'Associazione Culturale "La Pergamena Virtuale" è anche componente del comitato di lettura. L'Editrice Keltia di Aosta ha pubblicato suoi racconti nei volumi "Cara Famiglia", "Ti voglio raccontare" e "Montagne nel cuore", mentre altre sue opere sono state più volte premiate dal Circolo Culturale IDENTITA' e PASSAPORTO. Nell'ambito del Concorso Nazionale K "Una lettera contro il razzismo" bandito da Prospektiva Letteraria, si è classificato secondo ex-aequo nell'Edizione 2000. E' stato recensito più volte da STORIE ed ha ricevuto parole di apprezzamento per il suo lavoro da Isabella Bossi Fedrigotti. Disegna e dipinge quello che gli altri non riescono a percepire perché "ogni cosa è intorno al nostro essere, sta a noi saperla vedere ed appropriarsene per donarla agli altri ". Insieme a Pierfrancesco Di Matteo ha pubblicato nel 2002 "DUE PER LA STRADA" (Prospettiva Editrice) dal quale è tratto il racconto di questa pagina.

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