QUEL GIORNO A RACCOGLIERE FUNGHI
Nunzio Cocivera
Il crepuscolo lo sorprese agitato, un dolore
lancinante al fianco. Erano ore che correva
su e giù, non trovava più la via del ritorno.
Gli alberi sembravano tutti uguali; l'ansia
e la consapevolezza di essersi perso gli
martellavano in testa e perfino quel paniere
di funghi che doveva rappresentare il suo
trofeo, da mostrare agli amici al bar, stava
diventando un peso insopportabile, tanto
che in quelle ore gli era balenato in mente
più di una volta il desiderio di disfarsene.
Si siede un attimo per recuperare le forze,
la sua mente è un groviglio di pensieri,
un brivido gli corre lungo la schiena, di
freddo o di paura. Una domanda si pone inevitabile:
ci sono i lupi nei boschi dell'Abruzzo? Quella
domanda fatta a se stesso, così a bruciapelo,
lo lascia senza fiato. Da bambino aveva paura
del lupo; il lupo in soffitta, in cantina
e in tutti quei posti dove non doveva assolutamente
andare.
E lì c'erano?
Le ginocchia gli tremano, deve posarci le
mani sopra per fermarle. Scatta in piedi.
Macché paura, ripete a se stesso, sarà stato
il freddo. Che diamine, sono un uomo di 35
anni, ho due bimbi che contano su di me e
una donna, Lucia, che è tutta la vita mia,
devo andare via da qui, coraggiosamente,
scendendo dovrei arrivare a valle prima che
faccia buio, basta seguire la discesa, non
dovrebbe essere difficile.
Si alza e si avvia. Qualche uccello notturno
comincia già la caccia, ma lui non si volta
neanche, continua imperterrito per la sua
strada, probabilmente era un gufo o una civetta,
chissà, volava basso su di lui.
Le ombre della sera lo inseguono sempre più
minacciose, un silenzio davvero spettrale
lo circonda. Di tanto in tanto si sente qualche
suono o rumore e il crepitio dei suoi passi
tra le foglie e i rami secchi. Ad un tratto
e come per incanto tra le fronde in lontananza
si intravedono le luci del paese e Salvo,
senza perdere altro tempo, raggiunge la sua
macchina, deposita la sua cesta di funghi
e con sfacciataggine passa al bar a vantarsi
da esperto della sua raccolta di boletus
edulis, che mostra con orgoglio. Poi come
se niente fosse accaduto, si avvia verso
casa.
NUNZIO COCIVERA (www.ilteatrodicocivera.org) è autore teatrale. Nasce a Librizzi (Messina)
il 30/ 06/ 55. Iscritto alla SIAE dal 1991
settore DOR e Musica è autore della parte
letteraria. Vincitore nel 1999 del premio
Nazionale L. Capuana 1° premio per la sezione
in Vernacolo con la commedia "Il Panettiere
Paninaro". Dal 1986 ha curato le sue
dodici commedie in Vernacolo Siciliano e
sono state tutte rappresentate con successo.
E' passato poi a curare testi in lingua come
"La Colpa d'invecchiare" portata
nelle piazze siciliane con successo nell'estate
2000. Quest'ultima è basata sul tema sociale
dei vecchi in chiave comica, il testo esiste
in lingua e in Vernacolo. E' passato da qualche
anno alla commedia per le scuole come "Valori
Persi" e "Processo all'Uomo".
Hanno parlato di lui e delle sue opere i
quotidiani La Sicilia, La Gazzetta del Sud,
Il Giornale di Sicilia, La Repubblica etc.
Le commedie possono essere richieste all'autore.
Nunzio Cocivera C.A.P. 98050 n° 20 Tonnarella
(ME) Italia "Valori Persi" e "Processo
All'Uomo" esistono anche in spagnolo.)