SCORCIO DI VITA
di Eliana Canal
Da quella posizione il suo occhio poteva
vedere i fili d'erba cresciuti sul ciglio
della strada, visitati da qualche insetto,
gli spruzzi d'acqua sull'asfalto nelle giornate
di pioggia, il muro bianco ed un po' scalcinato
della vecchia chiesetta, con accanto la scuola.
Da quella posizione, ogni mattina, il suo
occhio sapeva riconoscere il passo di suo
figlio tra quello degli altri bambini, e
l'incedere elegante dell'uomo che era stato
suo marito. Il pomeriggio, da quella posizione,
il suo occhio vedeva comparire all'angolo
della chiesetta le gambe snelle di una nuova
mamma e nuovamente i passi di suo figlio,
che le correvano incontro per poi allontanarsi
insieme fino a scomparire dalla vista.
Da quella posizione poteva vedere tutto,
senza poter provare rimpianto né gelosia,
il suo occhio, separato per sempre dal corpo
nell'incidente che l'aveva uccisa. E mai
ritrovato.
14 febbraio 2008
AMORE IN CUCINA
di Eliana Canal
Sua moglie ai fornelli era sensuale.
Se ne accorgeva solo ora che aveva il tempo
di osservarla. Con le maniche della camicetta
arrotolate sulle braccia piene ed il grembiule
a quadri che ne sottolineava la vita sottile
ed i fianchi generosi, insaporiva grossi
arrosti con aglio e rosmarino, tagliava con
cura sottili fette di coscia prima di arrotolarle
con pancetta e foglie di alloro in piccole
rolate che poi legava con spago bianco da
cucina, tritava pezzi di carne più grassi,
che una volta mescolati con uovo, pane bagnato
nel latte e parmigiano, finivano in padella
in un soffritto sfrigolante di cipolla e
carotine. Le ossa finivano in un pentolone
per trasformarsi dopo ore di paziente bollitura
in un gustoso consommé.
Per la prima volta, ammirando la maestria
di sua moglie e la femminilità che ne emanava,
provò il rimpianto di non averla posseduta
prima in quella cucina. Sul tavolo, magari.
No, troppo ardito per lui. Però sul pavimento
sì, sul pavimento avrebbe potuto. Dopotutto
era sua moglie.
Mentre questi pensieri attraversavano la
sua testa, il calore iniziava ad aumentare
dietro lo spessore del vetro temprato, spegnendo
le sue ultime fantasie in un inebriante vapore
di vino ed aromi.